Il melanoma cutaneo è un tumore maligno che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, cellule che si trovano nello strato più superficiale della cute (epidermide) e hanno il compito di produrre la melanina, un pigmento che conferisce la colorazione alla pelle e protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari.
Il melanoma è il più grave dei tumori cutanei ed il numero di casi ha fatto registrare un continuo aumento, fino a raddoppiarsi negli ultimi 10 anni. Insorge piuttosto raramente nei bambini e colpisce soprattutto attorno ai 45-50 anni. Il fattore di rischio meglio stabilito per lo sviluppo del melanoma è costituito dall’esposizione solare e dalle ustioni.
Il sintomo principale del melanoma cutaneo è il cambiamento nell’aspetto di un neo o la comparsa recente di uno nuovo. La regola dell’ABCDE riassume le caratteristiche di sospetto per la diagnosi di melanoma:
A – asimmetria; B – bordi irregolari e sfumati; C – colore non omogeneo; D – dimensioni superiori a 6 mm; E – evoluzione, la modificazione di uno o più dei precedenti parametri.
La visita dermatologica periodica di prevenzione associata all’esame dermatoscopico in epiluminescenza sono i più importanti strumenti di diagnosi e prevenzione. Il melanoma è un tumore potenzialmente grave che se però riconosciuto ed asportato tempestivamente può guarire.
La diagnosi precoce rimane quindi il principale strumento capace di ridurre la mortalità legata a questo tumore.