La psoriasi è una malattia infiammatoria ad andamento cronico recidivante.
Ha un’origine multifattoriale e nella patogenesi intervengono fattori genetici, immunologici ed ambientali.
Colpisce circa il 2-3 % della popolazione senza particolari predilezioni di sesso. Esistono più forme di psoriasi: la psoriasi volgare a placche, la più frequente (circa l’80% dei casi), guttata, inversa, pustolosa ed eritrodermica. Si localizza prevalentemente in corrispondenza di gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e parte lombare della schiena, oltre che ai palmi delle mani, alle piante dei piedi ed in regione genitale. I quadri clinici possono comunque essere molto variabili per estensione e localizzazioni ed anche le unghie possono essere coivolte.
Circa il 15% dei pazienti presenta anche coinvolgimento delle articolazioni; questa forma prende il nome di artropatia psoriasica. La psoriasi non solo provoca un grave disagio psico-sociale al paziente ma oggi viene considerata una malattia sistemica correlata ad un aumentato rischio di sindrome metabolica, obesità e di malattie cardiovascolari, tra cui l’ictus e l’infarto del miocardio.
Il trattamento si avvale di terapie locali e sistemiche molto efficaci capaci di controllare i sintomi e le manifestazioni cutenee.
Le terapie di cui oggi disponiamo sono sempre più avanzate e, nonostante non possano ancora garantire la scomparsa definitiva della malattia, sono in grado di portare nella maggior parte dei casi a un notevole miglioramento estetico delle lesioni e della qualità di vita.